I migliori vini rossi provati nel 2013 da FoodWineBeer

Best Red Wines 2013 FoodWineBeer
I migliori vini rossi provati nel 2013 su FoodWineBeer.it

Ecco a voi la carrellata dei migliori vini rossi provati nel 2013 su FoodWineBeer.it , senza nostalgia e guardando avanti al 2014 dove sicuramente ne proverò di altrettanto buoni !

Giunto il momento del fine anno ecco la carrellata dei migliori rossi provati nel 2013 su FoodWineBeer.it , anche se non vuol dire che quelli lasciati fuori da questo articolo non siano meritevoli, anzi sappiate che se ci ho dedicato del tempo per fare un articolo mi sono piaciuti altrimenti non sprecavo inchiostro.

Rossi fermi , gli spumanti li tratterò assieme ai bianchi nell’apposito articolo che farò nei prossimi giorni.

Non è una classifica , lo ripeto è una carrellata anche se vorrei partire da quelli che più mi hanno sorpreso.

Allora via con il Cardomagno , un rosso dei colli pesaresi a base sangiovese ed alicante veramente strepitoso , pieno di gusto e dal prezzo abbordabile , per grandi carni ma anche per deliziare il palato da solo.

Sorpresa per sorpresa , un Sangiovese Superiore di San Marino , annata 2011 fruttato e caldo allo stesso tempo , pieno di profumi , veramente ben fatto.

Terza sorpresa , il Nero di Troia delle Vigne di Rasciatano , pieno di sfaccettature nei profumi e nei sapori , veramente gustoso , importante ed adatto a grandi abbinamenti con cacciagione. Non fatevi spaventare dal prezzo , li vale tutti e molti di più ed è anche un ottimo regalo.

Ultima delle sorprese , il Rosso Bruno di Fruscalzo , dal Friuli ad un prezzo sorprendente arriva questo blend di Merlot e Refosco in grado di regalare una bevuta piacevole e sostenuta allo stesso tempo , surclassando vini molto più quotati e costosi.

Dalle sorprese passiamo ad una bella scoperta, perché in Toscana si sa che i grandi vini li sanno fare , sappiamo che il Syrah è un vitigno fantastico ma un vino così buono come il Perbruno di Giusti & Zanza non è da tutti e sebbene sia ottimo a tavola io starei ore ed ore a gustarmelo nel dopocena.

Ed ora siamo in Toscana e ci rimaniamo , almeno per un paio di vini in quanto mi sono imbattuto in due pezzi d’autore , in primis il Brunello di Salvioni , annata 1998 arriva dopo 15 anni sulla mia tavola e lo fa senza un minimo difetto , un vino che può vivere cent’anni e rimane nel cuore di chi lo prova.

Certo è che anche il Desiderio rimane nel cuore , desiderio non in senso generico ma nel senso del vino di Avignonesi che ho provato nell’annata 2007 . Mitico , sapore caldo e morbido , che va oltre al cibo e si abbina anche ad un caminetto acceso ed un sigaro.

Ok abbandoniamo a malincuore la Toscana e ci trasferiamo nella vicina Emilia Romagna dove troviamo due vini diametralmente opposti seppur accomunati in tante cose.

Partiamo con l’eclettico Maramia 2011 , il sangiovese biodinamico della Tenuta Mara che giunge alla sua seconda edizione con uno strascico di premi e di complimenti , con la solita tiratura limitata e con un prezzo di mercato variabile dovuto alla richiesta crescente.

Ed ecco il suo antagonista , si fa per dire , il Lepos di Valle delle Lepri , anche lui romagnolo , prodotto a poca distanza dal primo ed anche lui biologico e votato alla natura. Come differenza c’è che è un Cabernet Sauvignon e sopratutto il prezzo di soli 7 euro per un vino potente , saporito e profumato adatto alla cacciagione molto di più di altri vini che si vantano di essere più importanti.

Anche se devo dire che tra i vini importanti ci sono quelli che questo titolo se lo meritano proprio , passiamo quindi al Veneto e a due Amaroni al TOP.

Se vi piace morbido ecco a voi il Monte Cà Bianca di Begali , un Amarone DOC Classico morbido e quasi dolce al centro della degustazione con le spezie che sul finale ci salutano , ringraziandoci per la compagnia in questa gran bevuta.

Volete vedere l’altro lato della medaglia ? Ecco a voi l’Amarone Classico Zenato , potente nei profumi ed ancor più in bocca , potente nei suoi 16,5 gradi e solo sul finale si ammorbidisce quasi a concedere grazia a chi lo beve. Ma non preoccupatevi non fa male , anzi bere un vino del genere fa molto bene , ed anche il portafoglio ringrazia.

Non me ne vogliano i piemontesi se non c’è un esponente della loro regione , ho bevuto dei buon vini piemontesi nel 2013 ma nulla di strabiliante come fu per me il Gattinara di Iaretti nel 2012.

Stesso vale per le altre regioni , fatta eccezione per la Lombardia che si merita un posto in estremis grazie ad una certezza quale il suo Sfursat Nino Negri , Nebbiolo Chiavennasca dal rapporto qualità prezzo buono ed adatto a sfidare qualsiasi carne , ed al Trentino che si merita il posto per un vino rosso da pesce quale il suo Pinot Nero I Ritratti di La Vis , una cantina dalle fortune economiche alterne ma da sempre autrice di grandi vini.

Appuntamento a tra un anno e spero che la carrellata vi sia utile anche come consiglio per i regali di Natale !

Vergari Samuele

Pubblicato da Vergari Samuele

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