Le promesse le mantengo sempre , e come promesso nell’articolo sul Franciacorta Etra Brut DOCG La Montina , sono qui a parlare del suo fratello gemello il Franciacorta Brut DOCG La Montina , componente di una bella famiglia di prodotti.
Si lo ammetto , a volte le differenze tra un prodotto e l’altro sono minime ed è difficile capire dove la differenziazione è fatta per favorire il consumatore e dove invece è una questione di marketing , e per analizzare questo caso ( 😉 son meglio di Sherlock Holmes ) ho voluto provare il Franciacorta Brut DOCG La Montina .
Offrire un brut ed un’extra brut nella stessa linea di prodotti potrebbe far pensare a quest’ultima soluzione , ma basta assaggiarli per capire che negli intenti delle tenute la Montina è il consumatore ad essere favorito.
Sappiamo già come sono i Franciacorta ed anche il Brut DOCG Tenute La Montina rimane fedele ai 12,5% ed alla composizione fatta dalla maggioranza di Chardonnay.
In bella mostra il perlage accentuato e la spuma abbondante ma evanescente che lascia subito spazio al giallo paglierino di questo vino che merita un calice a bocca ampia e non la mortificazione di un flute.
Così potrete berlo infilando il naso dentro al bicchiere per sentire i suoi profumi di fiori frutta con quel sentore vegetale che ti fa capire subito di che pasta è fatto.
Al palato si nota la maggiore differenza col fratello, il Franciacorta Brut DOCG La Montina si rivela abboccato e pieno di gusto , armonico e gradevolmente rotondo, con un finale brioso a causa della sua esuberante effervescenza.
Adatto a tutto pasto con il pesce , dall’aperitivo agli antipasti passando per i primi piatti molto saporiti come i paccheri all’astice o i ravioli di pesce , riesce a reggere anche una grigliata anche se sarebbe meglio un pesce al forno come un branzino in crosta di patate.
La scheda di sintesi:
Regione -> Lombardia.
Zona -> Monticelli Brusati , Franciacorta.
Uvaggio -> Chardonnay 95% – Pinot nero 5%.
Gradazione ->12,5% vol.
Presunte Calorie -> 75 kcal/100ml.
Prezzo medio -> 15 euro