Comparativa sul gusto delle acque minerali , a mio parere…

Nel mio anno di attività ho sempre ripetuto che io non sono qui ad insegnare niente a nessuno, che le mie sono opinioni e che i consigli sono ben accetti, e a tal proposito ho deciso di seguire il consiglio di un collega che mi ha suggerito di fare una comparativa sulle acque minerali, classificandole non in base alle solite tabelle di analisi ma bensì in base al gusto.

Ovviamente i gusti sono i gusti ed i miei sono diversi dagli altri però ho deciso comunque di pubblicare questo articolo con una classifica delle  acque minerali che mi piacciono di più, cercando di descrivere il sapore di ognuna. Vediamole assieme, se vi va e ricordatevi che non voglio fare pubblicità e  siete comunque liberi di bere ciò che volete ! 🙂

Al numero uno devo mettere l’acqua minerale naturale Uliveto , per vari motivi. Tanto per iniziare io di solito bevo acque frizzanti perché le trovo più saporite, ma le acque frizzanti hanno lo svantaggio di contenere anidride carbonica e quindi riempiono il pancino di gas , che di solito tende ad uscire ed anche in maniera rumorosa, quindi non sono indicate in tutte le occasioni. 

L’Uliveto invece ha una sua effervescenza naturale che solletica la lingua appagando il palato con un gusto leggermente salato a causa dei minerali che contiene tra cui il bicarbonato di sodio.

Questo suo mix di gusto ed effervescenza, unita al fatto che aiuta la digestione (almeno così dicono) negli anni l’ha fatta diventare la mia preferita spodestando la numero due che vedremo a breve.

A difendere l’onore delle acque frizzanti ci pensa lei , la Ferrarelle  un acqua minerale effervescente naturale certificata (nel senso che hanno certificato la sua naturale effervescenza) , al numero due delle mie preferenze anche se una volta era al numero uno.

Le motivazioni che me l’hanno fatta “declassare” sono due: in primis è frizzante e quindi ha il difetto descritto in precedenza 😉 e poi come seconda cosa ha un residuo fisso molto alto , vicino ai limiti previsti dalla legge tanto che se si soffre di calcoli è meglio evitare e comunque prevenire è meglio che curare.

Onestamente anche l’Uliveto ha un residuo fisso molto alto ma rispetto alla Ferrarelle è un 33% in meno... 

Ed ecco in terza posizione la prima acqua minerale naturale, la Sangemini. Totalmente naturale senza nemmeno una bolla ma con la stessa sensazione salmastra che lasciano in bocca le due acque citate in precedenza.

In quanto a residuo fisso devo dire che anche lei non scherza, e come durezza è quasi maggiore della precedente, ma l’elevato contenuto di calcio altamente assimilabile si fa perdonare tutto ciò.

Ad alcuni potrebbe venire il dubbio che il sapore possa essere quella dell’acqua frizzante sgasata, ma non lo è infatti manca l’acidulo dell’anidride carbonica. 

La quarta posizione spetta ad una delle acque che preferisco quando vado al ristorante, ovvero l’acqua minerale frizzante Surgiva. E frizzante è proprio il termine giusto , perché di bolle ne ha in abbondanza. 

D’altro canto non poteva essere altrimenti visto che lo stabilimento è di proprietà della F.lli Lunelli S.p.A. ovvero gli stessi proprietari delle cantine Ferrari che produce spumanti TrentoDOC con bolle di questo calibro.

Il sapore che l’anidride carbonica le dona è veramente gradevole ed in genere ha quella sensazione di purezza che lasciano le acque di alta quota, unito ad un residuo fisso basso e ad un basso contenuto di sodio.

Quinta ma solo per scarsità di diffusione, l’acqua minerale frizzante Kaiserwasser , un altra acqua di alta quota con bolle abbondanti e devo dire dal nome altisonante.

L’acqua dell’imperatore, anche perché sebbene le sue sorgenti siano in Italia, a San Candido (BZ) una volta queste zone erano in terra Austriaca e facevano parte dell’impero austro-ungarico.

E se ne ricordano bene, mettendo la lingua Italiana in secondo piano… ma tornando all’acqua i sali minerali presenti la rendono saporita oltre che dissetante, anche se il residuo fisso ne risente (anche se rispetto alla Ferrarelle siamo al 50%. 

Relegata al sesto posto dal costo e dall’eccesso di gas che si manifesta sempre in rutti incontenibili alla Fantozzi , l’acqua minerale frizzante Perrier ha un gusto particolare con l’acidulo delle bolle che ricorda l’acido citrico presente nel limone. 

Questa caratteristica la rende molto piacevole e dissetante, sembra quasi una tonica ma senza zucchero, e con la fetta di limone l’effetto è amplificato.

Ma se ne riesce a bere un bicchiere, non di più perché è davvero troppo gasata.

Ed eccoci alla numero sette, dove troviamo un acqua fashion ovvero l’acqua minerale naturale addizionata di anidride carbonica : Ty Nant. 

Proveniente dal Galles ha un giusto grado di frizzantezza unito ad un acidulo persistente che lava la cavità orale tanto che a pranzo o a cena è perfetta da bere al cambio di portata per non mischiare i sapori.

Come difetti per essere così in basso ha un residuo fisso medio alto e costa come un buon vino, ed allora … preferisco il vino !

Una valida alternativa è la brio blu di rocchetta, costa meno e la ricorda vagamente anche se la bottiglia in plastica la rende meno elegante e meno adatta a stare a centro tavola in una cena elegante.

Concludendo,  ognuno beva l’acqua che vuole, legga bene l’etichetta e magari visto che se ne consuma tanta buttate un occhio al prezzo lasciando certe acque solo per le grandi cene … ma se volete fare bella figura  mettete l’acqua in una brocca di vetro e investite qualche euro in più per un gran vino come questo…. 😉