Non abbiatene a male, anche io non amo la definizione ” pel di carota ” ma mi è venuto spontaneo con la Birra Rousse de Brabant ed il suo colore rosso particolare , un altro centro di Anthony Martin . D’altronde se l’ha scelta per la sua Martin’s finest beer selection un motivo ci sarà , vediamolo assieme su www.foodwinebeer.it
Finest beer selection , ovvero selezione delle migliori birre , e sebbene tutto sia relativo non si può dire che la Birra Rousse de Brabant non sia buona .
Da qui ad essere la migliore magari c’è una bella differenza ma chi può dire quale sia la birra migliore?
E poi migliore per cosa? C’è quella da bere da soli in meditazione , quella per dissetarsi o quella per accompagnare il cibo, e la Birra Rousse de Brabant com’è?
Vediamo di dare una risposta partendo da quel bel colore tra il biondo ed il rossiccio che me l’ha fatta definire pel di carota.
Leggermente torbida si mostra in tutta la sua carbonatazione con le bollicine finissime che salgono a creare una schiuma compatta , chiara , mai abbondante e di media persistenza.
Un buon profumo sale dal bicchiere , meglio se un calice a tulipano ; malto e spezie , un tocco d’arancio ed un pizzico di caramello formano un bel quadro.
Esso si completa con il sapore che ripropone malto e arancio , caramello mitigato da un tocco di spezie ed un finale che si prolunga in una sensazione di agrodolce.
La Birra Rousse de Brabant sebbene sia ideale anche come birra da compagnia , si abbina bene con pizza o hamburger e patate , formaggi saporiti anche di media stagionatura. Servite a 6 gradi.
La scheda di sintesi:
Produzione -> Belgio, Bruxelles.
Tipologia -> Belgian special ale ad alta fermentazione.
Gradazione -> 5,2 % vol.
Presunte Calorie -> 60 Kcal/100ml
Temperatura di servizio -> 6°
Produttore -> Timmermans (Gruppo Anthony Martin)
