E quando dico Inferno non intendo ne quello Dantesco ne quello Biblico , mi riferisco ad un Inferno più terreno ottenuto in Valtellina da uve di Chiavennasca (il nebbiolo locale) e rivisitato da Nino Negri in questo Valtellina Superiore Mazer DOCG.
Che sia Inferno lo si intuisce subito, ma il Mazer (in valtellinese “Buono”) ha un trattamento particolare che lo “addoldisce” leggermente trasformandolo in un purgatorio.
Scherzi a parte il lungo invecchiamento di 24 mesi in barrique lo rende più rotondo e meno aggressivo.
Anche se la bottiglia che ho aperto era un 2005 e quindi era verso la fine del suo periodo di conservazione (e secondo me non è stata tenuta nemmeno troppo bene) il vino si presenta subito di un colore nero come la pece con riflessi granati, che diventano sempre più evidenti man mano che si ossigena nel bicchiere fino a diventare il colore preponderante.
Penso che l’esemplare di Valtellina Superiore Mazer DOCG 2005 Nino Negri da me aperto non profumasse come deve, anche se la sua natura speziata era ben evidente con il chiodo di garofano a farla da padrone , non si sentivano bene gli odori di frutta tipici di questo vino che nella fase di maturazione delle sue uve prevede anche una sosta in un fruttaio per un breve periodo di appassimento.
Tutto sommato però il sapore era molto buono , secco e deciso con una nota di frutta secca nel finale che si prolunga nel retrogusto.
Il Valtellina Superiore Mazer accompagna bene i brasati e la selvaggina in generale, che riesce a domare grazie al suo carattere forte derivante anche dai suoi 13,5 gradi. Da provare coi formaggi stagionati, pure da meditazione “leggera” in un bel bicchiere a calice ampio.
La scheda di sintesi:
Regione -> Lombardia.
Zona -> Valtellina alta (superiore).
Uvaggio -> 100% Nebbiolo (Chiavennasca) in purezza.
Gradazione ->13,5% vol.
Prezzo Medio -> Per il 2005 circa 14 euro.
Presunte Calorie -> 80 Kcal/100ml.
