Un bianco fermo , il Tormaresca Chardonnay IGT Puglia 2012 è uno dei rari casi in cui mi confronto con questi vini. Quindi sono più critico che in altri casi, anche perché secondo me è la tipologia di vino più difficile da produrre.
In effetti il Tormaresca Chardonnay IGT Puglia 2012 non si nasconde dietro alle bollicine , si mostra nudo, così com’è.
Forse questo è il modo più giusto per farsi valutare , nei pregi e nei difetti.
Difetti evidenti non ne ha e questo è un bene. Nei pregi però … si barcamena.
Per cominciare il Tormaresca Chardonnay IGT Puglia 2012 ha un colore giallo paglierino flebile con evidenti riflessi verdognoli , buona trasparenza e brillantezza.
Profumo tipico varietale , fortemente erbaceo con un tocco di alberi in fiore . Basta.
Di buona beva , leggero , che non dimostra i suoi 12 gradi , ha un sapore minerale , con una freschezza dovuta ad una acidità che prevale.
Finale corto , di buona sapidità.
Un vino che non incontra altro che acciaio il Tormaresca Chardonnay IGT Puglia 2012 , rimane quindi puro , da un certo punto di vista anche troppo.
Ma sono gusti , a me non ha entusiasmato , ad un mio commensale è piaciuto tantissimo.
Gli abbinamenti sono col pesce e con le carni bianche , in genere predilige i sapori delicati come gli antipasti freddi come insalata di seppia , o un petto di pollo alla griglia.
E pensare che per essere un vino pugliese me lo aspettavo più forte , invece si vede che gli Antinori , orbita attorno al quale ruota questa cantina Tormaresca, non hanno voluto calcare la mano.
Servitelo a 12 gradi in un calice medio ampio.
La scheda di sintesi:
Regione -> Puglia.
Zona -> Tenute Maìme a S. Pietro Vernotico (BR)(80%) e Bocca di Lupo a Minervino Murge (BT)(20%).
Uvaggio -> Chardonnay 100%
Gradazione -> 12% vol. (Annata 2012)
Prezzo medio -> 8 euro.
Presunte Calorie -> 70 Kcal/100ml