A volte ritornano , e così dopo un Montepulciano d’Abruzzo ecco a voi un Raboso Veneto IGT 2011 confezionato dal professor Italo Cescon con un nastro rosso ed un bel tralcetto di vite ad impreziosire la bottiglia. Ma la parte più preziosa è al suo interno , vediamo assieme di cosa si tratta.
Il Raboso è un vitigno autoctono che prende il nome dal torrente che scorre nella zona in cui crescono questi vitigni , più noto il raboso del piave , meno conosciuto quello Veronese , entrambe concorrono a formare questo vino , il Raboso Veneto IGT 2011 di Italo Cescon.
Si dice che il Raboso Veronese più gentile , serva a mitigare le caratteristiche note acidule di quello del piave e devo dire che ci sono riusciti.
Ne deriva un vino dal bel colore rosso rubino brillante con evidenti riflessi violacei , sintomo di gioventù.
Profuma intensamente , mosto fermentato in primis , violetta di campo poi , un finale che diviene pungente.
Penso che il raboso del piave sia in maggioranza, non ho trovato molte informazioni su questo vino , credo che non sia più commercializzato , sostituito da un più importante Raboso DOC Piave invecchiato.
Peccato perché sebbene sia sicuramente stato soppiantato da un ottimo prodotto , il Raboso Veneto IGT 2011 è un vino di buona beva , inizialmente fruttato ma con una vena acidula che fà da filo conduttore e non stona mai.
Un finale fresco e prolungato completa la cornice di un prodotto che servito a 16 – 18 gradi in un calice medio , può dare soddisfazione al palato in abbinamento a salumi e formaggi stagionati , grigliate di carne rossa o primi con ragù di cacciagione.
Nota di Febbraio 2016: lo fanno ancora si trova solo nella GDO, approfittatene…
La scheda di sintesi:
Regione -> Veneto , Treviso.
Zona -> Uve di Raboso dai vitigni autorizzati provenienti da aree diverse del Veneto.
Uvaggio -> Raboso Piave e Veronese in percentuale variabile.
Gradazione -> 12% vol.
Prezzo medio -> 5 euro 75cl.
Presunte Calorie -> 70 Kcal/100ml
