Sliding door per il Bonzarino Bianco Pignoletto Frizzante DOCG Tenuta Bonzara, protagonista di un aperitivo parallelo.
Ebbene si, avete letto i due articoli precedenti? Si parla appunto di aperitivo, iniziato con un metodo classico, proseguito con uno charmat extra dry per alcuni, e con questo pignoletto (anche lui charmat) per altri.
Non viene dichiarato, ma dovrebbe essere un brut e c’è stato chi ha preferito fare brut su brut…
Mi ha colpito il nome del Bonzarino Bianco, un Pignoletto Frizzante DOCG dei colli Bolognesi prodotto dalla Tenuta Bonzara di Monte San Pietro.
Un nome sbarazzino, per un prodotto sbarazzino che porta però in se la tipicità di un uva legata molto al suo territorio.
Più o meno sapevo già cosa aspettarmi, e non parlo solo del colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli marcati, che di solito fa da biglietto da visita a questi vini, assieme al perlage finissimo e continuo.
E nemmeno dei profumi, dove una mela verde molto acerba è in compagnia di alberi in fiore.
Dove il Bonzarino Bianco Pignoletto Frizzante DOCG Tenuta Bonzara rapppresenta al meglio il filone è in bocca, con il suo essere asciutto e fresco, leggermente acidulo e vivace grazie al solletico delle bolle.
Aperitivo per noi, ma forse non è il momento giusto per servirlo.
Certo che se partiamo con assaggi di pesce come aperitivo allora va bene, ma un insalata o un fritto sempre di pesce possono accompagnarlo al meglio.
Insomma abbinamenti dove la sua freschezza viene esaltata da sapori simili o contrastata da un unto generico, che può essere si il fritto, ma anche la grigliata alla romagnola.
Servitelo freddo a 8 gradi in un calice medio o in un flute per l’aperitivo, ha 12 gradi che si sentono tutti, ma del resto era il 31/12 non dovevamo guidare ed anche la terza bottiglia è finita…
La scheda di sintesi:
Regione -> Emilia Romagna
Zona -> Monte San Pietro (BO), zona DOC colli Bolognesi.
Uvaggio -> Pignoletto 100%
Gradazione -> 12% vol.
Prezzo medio-> 7€ 75cl.
Presunte Calorie -> 70 Kcal/100ml
