Chi mi segue su facebook lo sapeva già che mi sarei bevuto una grappa , ma la domanda che poteva porsi (sia per me che per voi) era su quale grappa , così aprendo lo sportello delle grappe , mi trovo davanti lei , la Triè una grappa barricata riserva prodotta da Villa de Varda.
Rileggendo l’introduzione penso di aver esagerato con la parola grappa , ma mi piace il suo suono quasi onomatopeico che ricorda una bevanda che si aggrappa alla trachea e la aggredisce , tutto ciò non è sempre vero perchè le tecniche di distillazione e di invecchiamento ci portano sulla tavola grappe sempre più morbide e bevibili, come la Triè di Villa di Varda.
Questa grappa tanto per cominciare è una pluridecorata, che ha fatto incetta di premi nelle varie manifestazioni incluse quelle patrocinate dall’A.N.A.G.
Con un palmares del genere le aspettative sono alte , ed a cominciare dal suo colore giallo ambrato leggermente brunito la Triè tiene subito la testa alta.
Mi fa venire voglia di cioccolato , quello finissimo extra fondente di Santo Domingo , il cui superbo profumo si mescola con quello inizialmente vanigliato della grappa poi crea sconcerto perchè non si capisce dove inizia uno e dove finisce l’altro ed allontanando il cioccolato si capisce che la Triè esprime note di frutta secca tipiche della grappa barricata.
Qui però siamo di fronte ad un prodotto più complesso del solito, perchè ottenuto da vinacce di tipi differenti ed esattamente uva Teroldego, Pinot Bianco e Müller Thurgau fresche e diraspate con spremitura soffice. Non è un composto quindi, perchè la miscelazione avviene prima della distillazione.
Ne risulta un grado di amalgama esemplare , che si esprime in un sapore morbido e vellutato dove il cioccolato sembra essere parte integrante accompagnato dalla mandorla e da un lieve sentore legnoso di radice aromatica.
I suoi 40% non si sentono, la grappa barricata riserva Triè di Villa de Varda scorre piacevolmente lungo il palato e di fronte al bicchiere vuoto rimane solo una cosa da fare, cioè annusare il profumo che rimane…e versarne ancora !
La scheda di sintesi:
Regione -> Trentino
Zona -> Mezzolombardo (TN).
Uve -> Vinacce miste di Teroldego, Pinot Bianco e Müller Thurgau.
Gradazione -> 40% vol.
Prezzo medio -> 21 euro per la 70 cl.
Presunte Calorie -> 230 Kcal/100ml.
si, è la mia preferita.
solitamente morbida vuol anche dire molle;
intendo dire tipo il moscato! molto morbida ma povera a profumi, a parte quelli legati all’aromaticità.
La triè, invece, rasenta la mia perfezione, proprio perchè beverina, profumata ed infinita.
ne consumo un goccino, regolarmetne.
ho avuto la fortuna di far visita con un gruppo dell’avis (donatori sangue Brescia) e devo dire che è anche molto interessante l’impianto.
purtroppo non ho potuto vedere il museo della loro storia. ne ho sentito parlare alcune volte. chi sa; magari ripasserò.
Innanzitutto caro Paolo grazie della visita e del commento.
Riguardo alla Triè , sono stato piacevolmente sorpreso anche io da questa grappa , risultato di un buon melange di uve ed un’ottima lavorazione.
D’altronde ha un palmares di premi importante e se lo merita tutto. A me è piaciuta anche la loro monovitigno di teroldego riserva barricata
Quanto al museo della loro storia , merita di certo una visita, ecco l’articolo in cui ne parlo
Saluti , Slowfoodwine.it