Sono iscritto a varie newsletter , anche oltre oceano perché mi piace seguire il mondo del vino , volevo provare un vino della Napa Valley ed invece scopro per caso un Pinot Nero dell’Oregon , il Rainstorm Pinot Noir Oregon 2010. A parte il tappo a vite…vediamolo assieme…
Non c’è nulla da fare , il tappo a vite nelle bottiglie di vino non riesco a farmelo piacere , ma su questi vini giovani è accettabile e così vedo stappare , anzi svitare il Rainstorm Pinot Noir Oregon 2010 come aperitivo originale e rimango colpito.
Tanto per cominciare c’è la mano di Banfi che importa questo prodotto e sicuramente è andato anche a dare una mano ai produttori con la sua esperienza.
Poi c’è l’Oregon con le sue lunghe stagioni della pioggia alternate a caldo intenso , e ci sono i vigneti della Willamette e della Umpqua Valley con terreni di origine vulcanica.
Le uve delle due distinte regioni vengono unite e formano il Rainstorm Pinot Noir Oregon 2010 , che si presenta subito sbarazzino con la sua etichetta colorata.
Nel colore però è più scuro di molti pinot neri Italiani , rosso rubino chiaro e limpido.
Il suo profumo è inizialmente fruttato , ma poi si sentono i 12 mesi a contatto con il legno , sotto forma di odore di spezie e pepe sotterrati dal profumo di fiori rosa.
Al palato è rotondo , abbastanza morbido con sentori di ciliegia che si diradano lasciando spazio a frutti rossi acerbi e sul finale un non so che di balsamico che dona un tocco di freschezza nonostante i suoi 12,5 gradi ad un certo punto sembrino anche pochi.
Abbinamento vario , il Rainstorm Pinot Noir Oregon 2010 può essere pesce di quello gustoso , ad esempio con delle crudità dove tonno e salmone spadroneggiano , ma anche con carni bianche ed alcuni tipi di salumi magri.
La scheda di sintesi:
Regione -> Oregon , America .
Zona -> Vigneti della Willamette e Umpqua Valley
Uvaggio -> Pinot Nero 100%
Gradazione ->12,5% (annata 2010).
Prezzo medio -> 18 euro , ma si trova a fatica.
Presunte Calorie -> 75 Kcal/100ml
[…] dico così? Beh volevo mangiare pesce ed avevo voglia di un rosso , c’era un pinot noir dell’Oregon che conoscevo già , però la voglia di sperimentare mi ha spinto verso l’Alois Lageder Pinot […]
Sono capitato su questo articolo per caso, mentre ricercavo qualche notizia su questo Pinot noir d’oltreoceano, e l’ho trovato assolutamente in linea con la mia esperienza.
Premetto che di mestiere faccio il Sommelier da diversi anni, e di vini sotto il naso me ne sono passati parecchi, compresi i pià blasonati cabernet sauvignon e zinfadel della napa valley, passando per i sontuosi rossi della walla walla valley nella columbia valley ( Barbere, nebbioli, petit verdot…per curiosità si assaggia un po’ tutto quello che si riesce a trovare nelle enoteche più fornite)e devo dire che questo Pinot Noir dell’Oregon mi ha piacevolmente sorpreso. Fruttato, floreale, giusto equilibrio tra durezze e morbidezze, quelle note appena speziate sul finale ( anche se non ha una grande persistenza gusto-olfattiva), me lo hanno fatto apprezzare ( In questo caso l’annata è la 2011).
Sicuramente una zona,quella dell’Oregon, da tenere presente per future degustazioni,anche come metro di paragone per altri Pinot noir americani, e non solo.
Grazie del commento, da semplice appassionato non posso che apprezzare di essere in linea con i gusti di un sommelier professionista. Saluti ed a presto.