Scoprire il segreto dietro alla Tina Birra Bionda Artigianale Paoletti, è stato facile.
La Paoletti produce bibite, si appoggia d un birrificio artigianale non citato, ma usa acqua dei monti sibillini ed è in Via Petrarca 3 a Comunanza (AP).
E quanti ce ne sono in quella via?
Un solo birrificio può essere il produttore della Tina Birra Bionda Artigianale Paoletti, ed è il Birrificio le Fate.
Questa birra non mi è nuova.
Assomiglia in effetti alla birra La Sibilla, ma non è proprio uguale.
Il colore è il classico biondo dorato di media trasparenza con una velatura che rimane anche quando le bolle si diradano per formare una schiuma di colore bianchissimo, scarsa, non tanto in quantità, ma in compattezza e in durata.
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Nei profumi della Birra Tina vince il luppolo, dona un profumo di agrumi ed erba appena tagliata, presagio di quale sarò il gusto.
In effetti in questo punto la Tina Birra Bionda di Paoletti e la Sibilla del birrificio le Fate si equivalgono.
Leggera e beverina, acquosa di corpo, si presenta subito fresca in bocca. Filo conduttore l’agrume dei suoi luppoli, marcato ma mai troppo aspro.
Disseta tantissimo, ha solo 4,7 gradi e con delle fritture di pesce è proprio l’ideale, ma anche con un petto di pollo o tacchino in insalata, alla pizzaiola o come scaloppina.
Concludendo, queste due gemelle leggermente diverse sono comunque buone, ed anche se nel caso della birra Tina c’è dietro un operazione puramente commerciale, a me non è dispiaciuta.
La scheda di sintesi:
Produzione -> Comunanza , Ascoli Piceno , Marche , Italia
Tipologia -> Pale Ale
Gradazione -> 4,7 % vol
Temperatura di servizio -> 5°
Produttore -> Birrificio le Fate per la Beer Firm Paoletti
Presunte Calorie ->50 Kcal/100ml
Prezzo medio -> 7,5 € 75cl. ma anche a meno delle volte.