Redor Brut Riserva TrentoDOC Metodo Classico Cantina Rotaliana

Redor Brut Riserva TrentoDOC Metodo Classico Cantina Rotaliana
Redor Brut Riserva TrentoDOC Metodo Classico Cantina Rotaliana

Penultimo superstite, cade anche il Redor Brut Riserva TrentoDOC Metodo Classico Cantina Rotaliana.

Cade con onore, a tavola con un abbinamento spinto, che non è tipico delle sua parti.

Ed ora dalla trasferta ad Andalo ne rimane solo uno, che scoprirete prossimamente, ma oggi parliamo meritatamente di questo gran bel prodotto.

E buona epifania da FoodWineBeer.

Prima di bere il Redor Brut Riserva TrentoDOC Metodo Classico Millesimo 2008 non sapevo nemmeno esistesse la Cantina Rotaliana, e dire che in quel di Mezzolombardo ne ho fatte di belle bevute.

Una cantina sociale nemmeno tanto piccola ed in attività da più di ottant’anni, che mi prometto di provare anche nei loro rossi, visto che il Teroldego mi è sempre piaciuto, ma che fa poca promozione e non ha nemmeno una presenza sui social network.

Ma allora darò io il giusto spazio a questo spumante metodo classico riserva, che ad una minoranza di pinot nero affianca un abbondante 70% di chardonnay il tutto con oltre 50 mesi di affinamento sui lieviti prima della sboccatura a cui seguono 3 mesi di affinamento in bottiglia.

Nel bicchiere il Redor Brut Riserva TrentoDOC Metodo Classico Cantina Rotaliana si presenta di un giallo carico con riflessi dorati ed un perlage abbondante, vivace e generoso nelle dimensioni delle bolle, che però non si tramuta in un eccesso di spuma, anzi, essa è quasi assente e permette ancor meglio di ammirare la brillantezza di questo nettare.

Spettacolo agli occhi, delizia per il naso, dove ancor prima dei lieviti arrivano al naso note fruttate quasi dolci, attenuate da un fondo erbaceo gradevole.

Da bere me lo aspettavo ben più pesante, ed invece ha un guizzo da giovincello.

Inizia quasi sbarazzino, con una buona cremosità, poi emerge il suo corpo guadagnato con fatica in tutti gli anni in cui è stato ad affinare, si sente sulla lingua il perlage, si sente anche sul palato e nell’ugola quando si deglutisce, ma poi svanisce come per miracolo e lascia chi lo beve con un senso di leggerezza condito da un buon retrogusto, dove il fruttato è bilanciato da una nota acidula e fresca.

Abbinamento a tutto pasto, potremmo iniziare dal pesce dove si spinge con nonchalanche dagli antipasti freddi e caldi ad un primo ed anche un pesce al forno, senza dimenticare i crostacei, oppure potremmo passare alla carne.

Si avete capito bene, e non intendo solo salumi come aperitivo sfizioso, ma anche cotechino e lenticchie, abbinamento provato di persona in cui il Redor Brut Riserva TrentoDOC Metodo Classico Cantina Rotaliana se l’è cavata molto bene, oppure anche una braciola di maiale o delle costarelle alla griglia, anche se in quest’ultimo caso siamo proprio nel campo degli abbinamenti estremi.

Servitelo un in calice a coppa o comunque un calice dalla bocca medio larga, non mortificatelo con un flute, tiratelo fuori dal frigorifero un pochino prima di servirlo perché deve essere ad una temperatura di 8 gradi.

Ultima nota, nonostante oscilli tra i 12,5 e di 13 gradi nelle varie annate, è un vino così ben fatto che ne potete bere anche un bicchiere di troppo ed il fisico non ne risentirà assolutamente. Attenti solo agli etilometri …

La scheda di sintesi: 

Regione -> Trentino Alto – Adige .

Zona -> Vigneti collinari attorno alla pianura Rotaliana, Val di Cembra e Val di Non, prodotto a Mezzolombardo (TN).

Uvaggio -> Pinot Nero 30%, Chardonnay 70%

Gradazione -> 12,5% vol.

Prezzo medio -> 19 euro nel 75cl. ottimo!

Presunte Calorie -> 75 Kcal/100ml

Vergari Samuele

Pubblicato da Vergari Samuele

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