Stupendo il Petit Verdot Lazio IGT Rosso Casale del Giglio, annata 2004, e nonostante ciò pronta all’uso.
Attenzione ai fondi della bottiglia, maneggiatela con cura e vedrete che soddisfazioni!
Vi anticipo che quello che mi ha più colpito nel Petit Verdot Lazio IGT Rosso Casale del Giglio annata 2004 è il gusto.
Anche se il colore non passa inosservato.
Nero non è ma questo rosso rubino con riflessi porpora ci si avvicina. Segno dell’invecchiamento di ben 11 anni in bottiglia.
Sicuramente da giovane era più violaceo, ma anche io ero più magro e col tempo si cambia.
Nei profumi poi il Petit Verdot Lazio IGT Rosso Casale del Giglio alza il tiro e ci propone una sequenza inebriante.
Frutti rossi maturi come ciliegie e more, confettura di ciliegie, prugna, caffè, ed infine spezie, anzi no bacche di ginepro.
Ho l’acquolina in bocca.
Non lo facevo un vino di siffatto calibro, ma al palato il Petit Verdot Lazio IGT Rosso Casale del Giglio annata 2004 si rivela caldo, avvolgente, morbido ed inizialmente quasi abboccato, con quel attacco di uva passa che poi viene coperto dal legno e dal caffè, prima di finire con note balsamiche.
Una sorpresa, che con l’abbinamento alla tagliata al tartufo è stato indovinato, con quella ai porcini un pochino meno, e che avrebbe dato il massimo con la selvaggina tipo daino o cervo, oppure con le carni forti tipo l’agnello.
Servitelo a 20 gradi in un calice ampio, incredibilmente è pronto appena stappato, anche se il meglio di se lo regala dopo una ventina di minuti.
Che dire, sicuramente in annate più giovani la complessità diminuirebbe, e forse ne trarrebbe giovamento la beva, ma a me è piaciuto così, coi suoi anni alle spalle.
Consiglio? Compratene uno giovane adesso, con i suoi 8 euro, e lasciatelo in cantina 10 anni.
La scheda di sintesi:
Regione -> Lazio .
Zona -> Le Ferriere (LT)
Uvaggio -> Petit Verdot 100% (In purezza).
Gradazione -> 13,0% vol. (Annata 2004)
Prezzo medio -> 8 euro 75 cl. (Ricordate il mio consiglio).
Presunte Calorie -> 80 Kcal/100ml
