Come vola il tempo, ed è giunto il momento di stillare la classifica delle migliori birre del 2015 by FoodWineBeer, anche se manca qualche giorno prima della fine dell’anno.
Ma non penso di bere altre birre degne di nota, anche perché per me il periodo delle birre va dalla primavera all’estate tarda, ed in questo periodo bevo vino, a parte qualche birra di Natale che però si beve solitamente a gennaio.
Ed allora vediamole assieme.
Non è stato facile fare la classifica delle migliori birre 2015, anche perché alla fine è sempre una questione di gusti.
Ed i miei gusti non sono i gusti degli altri, quindi ?
Prendetela come volete, e leggetela senza troppo dar peso all’ordine di presentazione.
Partiamo quindi con la Birra Toccalmatto Stray Dog No Rules Bitter , una bitter ale agrumata e colorata, con una carbonatazione intensa ed un sapore carico, pungente e con un finale di frutta tropicale.
Una piacevole bevuta per chi ama il cibo saporito.
Continuiamo con un grande classico come la Birra Chimay Grande Reserve 2014 con la quale ho commesso peccato, bevendola troppo giovane.
Ma io non resisto ad una birra come lei e se me la trovo davanti, la stappo. Densa, scura e voluttuosa, con la schiuma densa ed un naso complesso che di sicuro lo sarebbe diventato maggiormente con qualche anno alle spalle.
E poi quel sapore vinoso…fantastica.
Vado avanti e passo alla birra Birra Hobgoblin Wychwood Brewery , una birra trovata in un supermercato che mi ha lasciato segnato.
Scura e schiumosa, con una densità elevata, con un profumo ben strutturato.
Malto, caramello e fumo, in un tripudio nasale, che poi anticipa il godimento orale.
La bocca scopre anche dei frutti rossi, mitigati dal caramello e da un finale amarognolo che evita di rendere l’insieme troppo stucchevole.
Cambiamo genere e continuiamo la carrellata delle migliori birre del 2015 su FoodWineBeer con la Birra Nostrale Shout Belgian Pale Ale , la prima birra chiara che appare in classifica.
Ma non è la solita chiara, è una birra la cui normale esuberanza è mitigata con del miele d’acacia.
Sia chiaro, non è dolce, è solo morbida e profumata con un luppolo contrastato in maniera perfetta.
Apoteosi della bevibilità senza mai essere banale, si piazza all’esatto opposto della Boogoop Mikkeller + Three Floyds , per assurdo la più bevibile del trittico di “goop” della Mikkeller.
Una birra forte, di oltre 10 gradi, oleosa ed agrumata come un succo di pompelmo, che anche nel gusto lei ricorda.
Asprezza e forza alcolica fanno contrasto ed i contrasti attraggono.
Se invece amate la tranquillità e la sicurezza buttatevi su un altra birra di Mikkeller, che è di casa in questi giorni, ovvero la Mikkeller Santa’ s Little Helper 2013 molto di più della solita birra di Natale.
Caffè, cacao, spezie, insomma dolce caffè ed ammazzacaffè.
Ne avevo un altra di birre simili, più cacao e meno caffè, ma ho preferito parlare di sua sorella, la Stefan’s India Ale Maisel & Friends una IPA…a modo suo.
Interpretazione singolare, molto arrotondata nel profumo dove l’agrume non appare nemmeno, rimane più canonica nel gusto che ha l’amaricante come filo conduttore, non preponderante.
Se poi parliamo di interpretazioni fuori dal coro ecco la Birra Giulitta Edizione Limitata al Tartufo Birrificio San Quirico . Non è la solita blanda aromatizzazione, qui il tartufo intasa il naso dal profumo che fa, ed anche nel gusto si sente benissimo.
Insomma, se avete dubbio su cosa abbinare alla frittata al tartufo per non rovinare il vino con l’odore di uovo nel bicchiere, lei è l’ideale.
Finisco ora questa carrellata sulle migliori birre del 2015 con una vera chicca, proveniente dall’antica Repubblica di San Marino, che per me significa… dietro l’angolo.
Un microbirrificio, Abusivo di nome ma di fatto con licenza, che produce quattro tipi di birra tra cui la più degna di nota per i miei gusti, la Birra Ambigua, di nome, ma ben definita di fatto.
Una strong ale ambrata densa e pastosa, che ha profumo e gusto complessi ma nell’insieme non stanca mai, anzi si beve talmente bene che una bottiglia non basta.
Concludo citando la classica risposta alla domanda “Qaual’è la tua birra preferita?”, ovvero “La prossima che berrò!”, perché se queste sono state le migliori birre del 2015 sono sicuro che anche nel 2016 ci saranno delle belle sorprese.