Un anno dopo al fratello extra dry viene il momento del Gran Cuvée Brut Sopralerighe. Stessa occasione ma luoghi diversi.
Ombrellone si, ma in piscina e non al mare. In Emilia Romagna, non in Abruzzo.
Meglio o peggio? Si sta bene uguale.
E lui è meglio o peggio del fratello? Boh, non ho notato molta differenza.
Partiamo dal fatto che sia il Gran Cuvée Brut Sopralerighe che il fratello extra dry nascono per gli aperitivi.
Quindi sono prodotti sbarazzini e poco impegnativi.
In teoria, ed anche in pratica la differenza è nel tenore zuccherino. Extra dry parte da 12 ed arriva a 17 grammi litro, Brut rimane tra i 6 ed i 12.
Ma bevendolo non si sente poi tanta differenza, forse uno era poco sotto ai 12 ed uno poco sopra? Boh, descriviamolo.
Colore giallo paglierino, perlage minuto e tranquillo, con assenza quasi totale di schiuma.
Il profumo è tutto di frutta gialla, pesca e mela golden.
Ed il gusto del Gran Cuvée Brut Sopralerighe com’è?
Pulito ed asciutto in bocca, con un discreto corpo per essere un metodo charmat, finalmente si rivela un brut.
Bevuta non troppo fresca, fruttata, con le bolle che si sentono e sul finale donano un piccolo tocco di freschezza.
Insomma il Gran Cuvée Brut Sopralerighe si conferma da aperitivi servito freddo a 6 gradi in un calice medio con patatine, olive, stuzzichini e quanto altro.
Che se proprio volete esagerare, questi stuzzichini potrebbero essere piadina e porchetta con un filo di maionese.
E mettiamoci anche due foglie di insalata che così diventa più light… per non sentirci in colpa.
La scheda di sintesi:
Regione -> Veneto
Zona -> Conegliano (TV)
Uvaggio -> Chardonnay, Moscato e Glera in percentuali variabili.
Gradazione -> 11% vol.
Prezzo medio -> 6 euro 75cl.
Presunte Calorie -> 70 Kcal/100ml.
