La birra Dia de los Muertos Pale Ale ha anche lei un secondo nome che è Queen of the Night. E vi ricordo che si chiama anche Day of the Dead quindi sullo scaffale cercate più che altro l’immagine che vedete in etichetta.
Per il resto la birra tra tutte quelle che ho provato di questa linea è quella che mi ha emozionato di meno.
Vediamo perché.
Dia de los Muertos Pale Ale aka Queen of the Night aka Day of the Dead pale ale.
Tanti nomi una sola birra.
Una pale ale poco pale, dal colore ambrato carico, ramato nei riflessi, velato con bolle che si vedono bene e formano un abbondante schiuma nocciola.
Profumo delicato di caramello, malto tostato e lievito con un lieve fondo erbaceo dato dal luppolo.
La bevo e la Dia de los Muertos Pale Ale vince ma non convince.
Rassicurante, corpo medio tendente all’acquoso, carbonatazione presente ma poco gusto, e sempre limitato all’alternanza caramello – luppolo.
Beh, direte voi, ogni tanto una birra tranquilla non guasta, ed avete ragione.
Così potete abbinare la Dia de los Muertos Pale Ale con un tranquillo hamburger, formaggi a pasta molle e non stagionati, ma van bene se tartufati o con peperoncino.
Ha solo 4,8 gradi ed è un bene, così è leggera sia negli intenti che nella sostanza.
Potete servirla nel bicchiere a cono ad una temperatura di 4 gradi centigradi, berne 2 bottiglie da 33 centilitri e non battere ciglio.
Non sarà la regina della notte (queen of the night), ma la sua confezione da 6 si svuota in fretta, se costasse qualcosina in meno sarebbe meglio.
La scheda di sintesi:
Produzione -> Messico.
Tipologia -> American Pale Ale
Gradazione -> 4,8 % vol
Temperatura di servizio -> 4°
Produttore -> Cerveceria Mexicana
Importatore -> Eurosaga
Presunte Calorie -> 45 Kcal/100ml
Prezzo medio -> 3€ 33cl.