Direttamente dal Messico (o quasi) la Day of The Dead Porter. Ma onestamente preferivo la chiamassero Dia de Los Muertos, come la Amber Ale già provata da me.
Amo le lingue di origine Spagnola, e poi in rispetto all’origine del prodotto dovremmo sempre pretendere che i nomi non vengano tradotti in altre lingue.
Vi immaginate invece di Franciacorta uno short France?
Allora Dia de los muertos sia.
Però se la cercate sugli scaffali si chiama Day of The Dead Porter ed anche nel pub dove l’ho bevuta…
E pensare che per ironia della sorte il proprietario di questo pub ha anche un ristorante messicano.
Ma basta divagazioni e parliamo della birra in se e per se.
Porter, quindi ovviamente di colore scuro, marrone ma quasi nero, con striature rossicce ramate, ed una schiuma color caffellatte, scarsa in quantità, media in durata.
Dolce nei profumi, la Day of The Dead Porter ha note di caramelo, mou, toffeè e caffelatte, che solo sul finale virano al cacao fondente.
Detta così sembrerebbe una birra da dessert, invece al palato oltre ad essere purtroppo acquosa nel corpo, è fortunatamente anche bilanciata nel gusto tra amaro e dolce con il caffé che vince sul caramello, grazie ache al cacao che torna a farci visita sul finale.
Resta comunque una birra difficile da abbinare, ideale a fine pasto come ho fatto io, sarebbe stata bene anche con torte sacher e cioccolato in generale.
In estremis vi sparo un abbinamento inusuale tra la Day of The Dead Porter ed un formaggio, la Michelina sbagliata, una vera delizia.
Ha solo 5 gradi, più o meno come la sua temperatura di servizio, il bicchiere ideale è quello delle stout, ma va bene un qualsiasi bicchiere a cono largo, dovete solo stare attenti mentre la versate.
La scheda di sintesi:
Produzione -> Messico.
Tipologia -> Porter
Gradazione -> 5,0 % vol
Temperatura di servizio -> 5°
Produttore -> Cerveceria Mexicana
Importatore -> Eurosaga
Presunte Calorie -> 50 Kcal/100ml
Prezzo medio -> 3€ 33cl.
