Se siete stati alla fiera di San Martino di sicuro avrete bevuto la Cagnina Dolce Romagna DOC Azienda Agricola Il Farneto, un must immancabile.
Assieme alla piada con la salsiccia e cipolla infatti la Cagnina è la seconda cosa che caratterizza questa fiera, ma non mischiatele.
Anche se c’è chi lo fa. Scopriamo di più su questo vino su FoodWineBeer.it
Ebbene si, io la Cagnina Dolce Romagna DOC Azienda Agricola Il Farneto non la berrei mai con la piadina con la salsiccia e la cipolla, troppo dolce per i miei gusti.
Ma un bicchiere con le castagne lo bevo volentieri. Se è freddo forse mi tenta anche un vin brulé, ma quest’anno a Novembre c’erano 21 gradi ed allora Cagnina sia.
L’Azienda Agricola Il Farneto ha uno stand in posizione privilegiata, in mezzo alla piazza, e vende un bicchiere di Cagnina ad un euro e 3 bottiglie a 10 euro. Fate voi i conti.
Io ho preso la bottiglia e me la sono bevuta a casa comodamente seduto al tavolo.
Non amo bere in piedi passeggiando col bicchiere in mano. E poi il bicchiere di plastica delle fiere…mi fa cascare le braccia.
Torniamo però all’argomento principale ovvero la Cagnina Dolce Romagna DOC Azienda Agricola Il Farneto. Da che vitigno proviene, ve lo siete mai chiesti?
Da noi in Romagna è chiamata Cagnina, ma in realtà l’uvaggio da cui proviene è chiamato Terrano, che poi altro non è che il famoso Refosco. Piccolo il mondo, vero?
Ma la Cagnina come vino non è nemmeno lontanamente simile ai Refosco Friulani, si usa fare infatti un vino novello, da consumare solo giovane, che varia tra il dolce e l’amabile.
Il suo colore rosso ciliegia con riflessi violacei lo accomuna a certi succhi di frutta ai frutti di bosco.
E nei profumi in effetti emerge la confettura, la marasca ed un fondo vinoso tipico del mosto in fermentazione, del resto se pensate che può essere bevuta già dopo soli 5 giorni dalla vinificazione…più novello di così si muore.
Dolce, questa Cagnina Dolce Romagna DOC Azienda Agricola Il Farneto è zuccherina, sugosa, macchia la lingua e lascia quel sapore di frutto rosso che solo sul finale cede al retrogusto vinoso.
Lasciate perdere la piada con salsiccia, meglio il sangiovese con quella, la Cagnina abbinatela alle caldarroste o ai dolci di pasticceria secca, oppure ai formaggi molli freschi e poco stagionati.
Servitela a 16 gradi in qualsiasi bicchiere tranne quelli di plastica, ha solo 9,5 gradi ma il problema è che piace tanto e se ne beve tanta, anche se siete di sesso femminile… non che le donne in generale bevano poco…. 😉
La scheda di sintesi:
Regione -> Emilia Romagna
Zona -> Sogliano al Rubicone (FC).
Uvaggio -> 85% Cagnina (Terrano), 15% varietà complementari consentite.
Gradazione -> 9,5% (Annata 2015)
Prezzo medio -> 4 euro 75cl, in media, offerta 3×10 euro…
Presunte Calorie -> 80 Kcal/100ml
