Birra e ancora birra, la Yardbird Pale Ale è l’ultima vittima.
Si alza la temperatura e sotto a chi tocca, il frigorifero non è più un posto sicuro.
Ma il suo sacrificio non è vano, è servito a darmi ristoro.
Parliamone.
Uccello di gabbia, anzi letteralmente galeotto, questo il significato del nome della Yardbird Pale Ale.
Evasa dal frigorifero è stata catturata da me, che prontamente l’ho stappata e versata nel bicchiere.
Bicchiere a cono largo, perché la pinta non ce l’ho.
In questo frangente si può vedere il suo colore biondo carico, dorato, quasi ambrato, trasparente e pieno di bolle che salgono a formare una schiuma bianca, voluminosa e duratura.
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I profumi della birra Yardbird Pale Ale, sono fruttati, si sente la frutta gialla ma anche l’agrume, segno che luppolo e malto si bilanciano alla perfezione. Un filo di lievito fa una fugace apparizione.
Nel gusto uno strano inizio di caramello lascia subito spazio al classico agrume delle india pale ale, con un inasprimento sul finale, mai esagerato. Giusta carbonatazione, giusto corpo.
Non é da manuale ma non si comporta male, può essere ottima con il pesce e con le carni bianche, qualche salume come aperitivo a bordo piscina.
Ha solo 4 gradi anche se sembrano 5, va servita tra i 4 ed i 5 gradi, ed alla fine vedrete che nelle giornate estive che stanno arrivando non la disdegnerete di sicuro.
La scheda di sintesi:
Produzione -> Inghilterra , Suffolk.
Tipologia -> India Pale Ale.
Gradazione -> 4,0 % vol.
Temperatura di servizio -> 5°
Produttore -> Greene King Brewery
Presunte Calorie -> 40 Kcal/100ml
Prezzo medio -> 1,5 euro 33cl.
