Frode del Sauvignon Friulano : io non ci sto !

Io non ci sto ! Ve lo dico subito che nel caso scoppiato in questi giorni della presunta frode del Sauvignon friulano non mi piace la linea editoriale che si sta tenendo.

Non dico che non sia giusto fare i nomi, anzi per me è un atto dovuto, ma prima di colpevolizzare è giusto lasciare il beneficio del dubbio.

Alcuni lo hanno fatto ed altri no. Vi dico la mia su FoodWineBeer.it

Innanzitutto per chi non ha ancora letto la notizia è giusto precisare di cosa si tratta, perché parlare di frode del Sauvignon friulano è generico e fuorviante.

La notizia è stata riportata in primis da IL PICCOLO, una testata giornalistica che ha riportato la notizia come un qualsiasi fatto di cronaca, senza commentare. Come è giusto che sia.

Qual’è la notizia?

In pratica sembrerebbe che tale Ramon Persello, consulente di professione e chimico di buone capacità, avrebbe inventato un sistema non proprio naturale per dare più aromi al Sauvignon.

Nulla di dannoso per la salute sembra, ma comunque è una pratica non permessa.

Fin qui però tutto bene, coinvolta anche la moglie, ma non è con loro che si è scatenata la massa.

Infatti il putiferio è nato quando sono usciti i nomi delle cantine che sarebbero indagate.

Ve lo ripeto ho detto sarebbero INDAGATE !

Significa che non hanno commesso reato finché non c’è chiusura delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Udine e sopratutto un verdetto.

Queste aziende di cui non vi farò i nomi, (ma li potete comunque vedere nell’articolo originale de IL PICCOLO) sono indagate perché in passato si sarebbero avvalse dei servigi del signor Persello.

Ma i suoi servigi in qualità di consulente possono essere tanti, e non è detto quindi che le aziende elencate abbiano usato la sua “pozione magica”.

Ora, mentre un grande blogger come LUCIANO PIGNATARO, riporta la notizia quasi senza enfatizzarla, ma mettendo in prima pagina la foto di uno dei proprietari delle aziende coinvolte, che chi invece come INTRAVINO sono già pronti a condannare, sbattendo il mostro in prima pagina, e prendendo addirittura la posizione di quelli “che lo avevano detto!”.

Beh, alla fine si saprà se avevano ragione o meno, ma non mi sembra corretta come linea editoriale e sopratutto in caso di assoluzione della cantina in questione è anche passibile di richiesta di danni.

Io non lo farei, anche perché per me “colpevole” lo può dire solo giudice al momento della chiusura del processo sulla ” frode del Sauvignon friulano “.

Aggiornamento del 12/09: su IL PICCOLO una precisazione sulla soffiata, partita non solo da uno del settore, ma addirittura si parla di un pentito, uno che usava “la pozione” e poi ha smesso… la cosa si fa torbida e le posizioni delle aziende si aggravano, ma aspettiamo la sentenza definitiva… 

Vergari Samuele

Pubblicato da Vergari Samuele

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4 Risposte a “Frode del Sauvignon Friulano : io non ci sto !”

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