Champagne Jacques Selosse Cuveé Initial Brut

Champagne Jacques Selosse Cuveé Initial
Champagne Jacques Selosse Cuveé Initial

Lo Champagne Jacques Selosse Cuveé Initial ha messo subito in evidenza i miei limiti.

Sapevo di non essere onnisciente ma lui mi ha dato una lezione veramente importante e di cui essere grato.

Mi ha insegnato che ci sono champagne e poi ci sono CHAMPAGNE tutto in maiuscolo, come lui.

Merita il nome esteso, lo Champagne AOC Jacques Selosse Initial Brut Grand Cru Blanc de Blancs , ma tutti lo chiamano cuveé initiale.

Entry level, una parola che non gli rende giustizia, forse è meglio dire che è il gradino di ingresso nel mondo Selosse, un ingresso che è però già un pezzo da 90. Anzi un pezzo da 120 visto il suo prezzo.

Ma questo è uno dei rari esempi in cui il prezzo non conta. Initial anche perché è stato il primo prodotto da Anselme Selosse, che ha appreso il mestiere dal padre Jacques. E’ il meno raro della Maison Selosse, ne vengono fatte 33.000 bottiglie, ciononostante è un prodotto esclusivo.

Lo sapevate che uno champagne può essere scaraffato? Io no, eppure l’Initial va aperto 2 ore prima oppure messo in decanter.

Io ovviamente non l’ho fatto, ed appena stappato ho trovato una sorpresa.

Non tanto per il colore giallo intenso e dorato con riflessi color miele, ne per il perlage così fine e scarico che più che uno champagne sembra di essere al cospetto di un vino frizzante.

Ma è il profumo dello Champagne Jacques Selosse Cuveé Initial ad essere strano. Almeno fino a che non evolve.

All’inizio è sgarbato, ha un odore di sidro e mi hanno detto alcuni che a volte sa di gas metano. Poi tutto questo svanisce, e lascia il posto a sensazioni più tradizionali, dal pane al burro si passa alla frutta gialla, alcune spezie ed erbe officinali.

Insomma la semplicità non è di casa Selosse.

Anche il palato lo conferma. Mineralità e freschezza si alternano, note di zenzero lo rendono allegro e vivace, il burro lo smorza, il legno non c’è, oppure si nasconde bene. Eppure prima di essere assemblato i vins de cuveè riposano in legno. Sul finale emerge l’agrume, delicato e mai invasivo.

Una bevuta godereccia, grazie anche al perlage minuto e scarico che non disturba.

Abbinamenti? Potrei pensare ad un culatello di Zibello, o ad un San Daniele, senza scomodare un Pata Negra.

Paté e formaggi fanno anche loro bella figura, e se proprio non volete mangiare delle ostriche, cosa che io farei, rimanendo in mare provate con del pesce gustoso e saporito come un calamaro ripieno con salsa al peperone rosso.

Servite l’Initial di Selosse a 12 gradi, 12 come il suo titolo alcolometrico. Ricordate il consiglio iniziale sull’apertura anticipata, sappiate che come molti grandi campagne non va consumato subito dopo il degorgement (nel mio caso era un settembre 2015) e può rimanere in cantina svariati anni.

Non so voi, ma a me le bottiglie in cantina spariscono dopo pochi mesi, quindi…

La scheda in sintesi:

Nazione -> Francia. 

Zona ->Avize, Marna.

Uvaggio ->  Chardonnay 100%

Gradazione -> 12% vol. 

Prezzo Medio -> 120 euro 75cl. se siete fortunati. In media si trova a 140 e siccome ne fanno pochi il suo prezzo oscilla in base alla disponibilità.

Presunte Calorie -> 75 Kcal/100ml

Produttore -> Anselme Selosse

Vergari Samuele

Pubblicato da Vergari Samuele

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