Il titolo dell’articolo sull’Acino Rosso, Sangiovese in purezza prodotto dal Consorzio dei vini tipici di San Marino è volutamente corto.
Lo é perché la bellezza della sua etichetta mi ha lasciato senza fiato.
Merito di Nicoletta Ceccoli, che al vino lega i ricordi di gioventù, quando camminava tra i filari con la nonna.
Anche io da piccolo camminavo tra i filari con mio nonno, ma non sono bravo a disegnare, quindi mi limito a bere e a descrivere ciò che bevo.
Si chiama Acino Rosso ed è un Sangiovese in purezza che cura molto il packaging e che potrebbe essere un ottima idea regalo.
Bello fuori e buono dentro.
Non ci sono tante informazioni su di lui in rete, e dalla bottiglia si capisce solo che è un 2012 e che ha 13,5 gradi.
Dal suo colore rosso rubino con riflessi violacei si capisce però che questo Acino Rosso è ancora giovane.
E dal profumo dove il frutto rosso prevale, sembra che faccia poca botte di legno. In effetti la marasca ed i frutti di bosco lo fanno sembrare confettura, e per finire però arriva una nota balsamica molto piacevole.
Nel gusto tutto ciò si traduce in una vena fresca e vibrante che fa uno slalom tra i tannini giovani di questo vino.
Insomma in barba alla sua gradazione alta non è un vino duro e difficile, e quindi l’Acino Rosso in tavola può accompagnare un tagliere di salumi e formaggi freschi, si abbina alla perfezione a delle tagliatelle al ragù anche di lepre o cinghiale.
Carne si, ma meglio se di maiale ed alla griglia. Un roast beef? Certo, e se volete provarlo con un timballo di verdure non sfigura nemmeno in tal caso.
Servitelo a 16-18 gradi in un calice medio ampio, vi devo confessare che l’ho bevuto anche nei bicchieri da tavola e la sua bontà non ne ha risentito.
La scheda di sintesi:
Regione -> Repubblica di San Marino (RSM).
Zona -> Aree collinari della Repubblica.
Uvaggio -> Sangiovese 100%
Gradazione -> 13,5% (Annata 2012)
Prezzo medio -> Non ricordo, chiedo venia.
Presunte Calorie -> 75 Kcal/100ml